Il dopo pandemia e il rischio di insolvenza delle imprese: strumenti per la crescita
Il rischio di insolvenza delle imprese, negli ultimi due anni fortemente segnate dall’emergenza sanitaria, è stato calmierato soprattutto dagli interventi pubblici, in particolare in termini di sostegno fiscale.
Ora si intravede la via della ripresa, in realtà già iniziata con il rimbalzo degli ultimi mesi ma ancora a rischio a causa della dinamicità del virus e dei colli di bottiglia lungo le linee di approvvigionamento.
È quindi il momento di valutare gli scenari per un graduale ritorno alla normalità anche e soprattutto per quanto riguarda l’impegno di fondi pubblici a sostegno delle imprese.
Le previsioni sul rischio di insolvenza
Secondo uno studio a livello globale il rischio di insolvenza delle imprese previsto per il 2022 si attesta al 33%.
Tra i Paesi che registrano le peggiori previsioni per il rischio di insolvenza la classifica è guidata dall’Italia (+34%), seguita da Regno Unito e Australia (+33%).
Le previsioni sul rischio di insolvenza e ripresa economica
I PIL dell'Eurozona si assestano sul 5,1% nel 2021, crescita giustificata sia dal forte recupero dell’erogazione dei servizi, sia dal recupero pressoché ordinario delle attività “ad alto contatto”.
In questo scenario i Paesi che hanno vissuto le cadute più importanti sono anche quelli che stanno registrando un più significativo rimbalzo nel 2021.
In particolare, le riprese al momento più forti si stanno registrando nei Paesi che hanno imposto le restrizioni più severe durante l’esplosione e la gestione della pandemia quali Italia, Francia e Spagna.
La ripresa del turismo, seppur non sarà immediata bensì progressiva, supporterà maggiormente la ripresa delle economie che maggiormente puntano su questo settore quali Portogallo, Spagna, Italia e Francia.
I rischi per le imprese oltre l’insolvenza
Le imprese che stanno riportandosi su livelli pre-crisi e hanno dimostrato una certa solidità nel superamento della pandemia, dovranno ora riuscire a gestire i propri affari in un contesto imprenditoriale marcato da un forte e diffuso rischio di insolvenza dei diversi player sul mercato di riferimento.
Questo comporta inevitabilmente anche un aumento del rischio di credito nel momento in cui si stringono nuovi accordi commerciali, di fornitura e partnership.
Per garantire una ripresa solida della propria impresa è dunque fondamentale assicurarsi della solvibilità degli attuali e futuri partner commerciali.
A questo scopo le indagini commerciali investigate costituiscono sicuramente lo strumento più preciso e affidabile per ridurre al minimo il rischio di insolvenza da parte dei clienti e per pianificare al meglio la strategia di crescita.
Per maggiori informazioni sull’importanza delle informazioni commerciali investigate nella riduzione del rischio di credito vedi Come ridurre il rischio di insolvenza?
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