Cosa cambia con la composizione negoziata della crisi per i creditori
La conversione in legge n. 147/2021 del D.L. 118/2021 relativo alla Composizione Negoziata Crisi d’Impresa, prevede che la richiesta di protezione venga pubblicata nel registro delle imprese.
Con questa modifica prevista nell’art. 6 della normativa, sarà dunque possibile sapere se un’impresa ha richiesto la protezione del patrimonio attraverso la composizione negoziata semplicemente visionando la visura camerale.
Premesso che le specifiche tecniche di pubblicazione, ossia la definizione di uno standard comune agli enti camerali territoriali secondo cui dare pubblicità alle richieste di composizione negoziata, sono ancora in via di definizione, la misura prevede che venga data informazione pubblica circa le misure protettive, l’accettazione dell’esperto ed i provvedimenti del tribunale.
Se da un lato la composizione della crisi (come già visto qui) è sicuramente uno strumento utile a salvaguardare il tessuto economico e sociale dalle ricadute dei fallimenti delle imprese, dall’altro questa modifica introduce importanti variazioni circa le modalità di recupero del credito da parte dei fornitori.
Cosa cambia per i creditori
Nel momento i cui viene pubblicata l’istanza di applicazione delle misure protettive all’impresa che si avvale dello strumento di composizione negoziata, anche i creditori si trovano ad entrare nei meccanismi previsti dalla legge.
In particolare, una volta pubblicata in visura camerale l’avvio della composizione, i creditori non possono acquisire diritti di prelazione se non concordati con l’imprenditore.
Ancora: non possono iniziare o dar seguito ad azioni esecutive e cautelari sul patrimonio (o sui beni) e sui diritti relativi all’attività d’impresa. Infine, non può essere pronunciata la sentenza di fallimento o di accertamento dello stato di insolvenza.
In altre parole, una volta che l’OCRI abbia accettato la richiesta di protezione patrimoniale e l’avvio della composizione negoziata della crisi d’impresa, i creditori non possono perseguire alcuna azione individuale per recuperare i propri crediti, essendo anch’essi sottoposti alle dinamiche previste dalla Legge.
Il valore predittivo delle informazioni commerciali investigate
In questo contesto, in cui ancor prima della dichiarazione di fallimento o dell’accertamento dello stato di insolvenza i creditori si trovano in poche parole “le mani legate”, le informazioni commerciali investigate possono essere uno strumento di grande aiuto.
In che modo? Ebbene, le informazioni commerciali investigate possono svolgere un ruolo predittivo innanzitutto circa lo stato di salute finanziaria dell’azienda oggetto di analisi. E questo è già di grande supporto nel valutare l’eventuale rischio di credito associato all’impresa. Per cui, una volta appurato lo stato di precaria salute dell’impresa attraverso il report di informazioni commerciali investigate, è già possibile prevedere se l’imprenditore possa rivolgersi all’OCRI.
Soprattutto attraverso un monitoraggio periodico della salute finanziaria e grazie alle informazioni commerciali investigate, è possibile intercettare in anticipo eventuali segnali di difficoltà dei propri clienti e partner e quindi definire per tempo la strategia da adottare al fine di ridurre il proprio rischio di credito.
Scopri di più sulle Informazioni Commerciali Investigate: cosa sono, perché e come impiegarle.
Rispetto alla modifica introdotta con la conversione in legge del D.L. 118/2021 “Composizione Negoziata della Crisi d’impresa” dunque, le informazioni commerciali investigate risultano ancora una volta uno strumento fondamentale per proteggere la propria attività economica dalle difficoltà di clienti e partner commerciali.
Grazie all’analisi dei dati ufficiali quali bilanci, protesti, posizioni fiscale e alla loro integrazione con informazioni ufficiose accertate da investigazioni autorizzate (è necessaria licenza TULPS per svolgere tali attività), è possibile andare oltre la valutazione economico-finanziaria fino a capire se l’impresa oggetto di analisi abbia già richiesto la composizione negoziata ovvero se sia in procinto di muoversi in questo senso.
Il possesso di queste preziose informazioni prima che vengano pubblicate ufficialmente, costituisce di fatto un grande vantaggio poiché permette di avviare in anticipo eventuali ristrutturazioni dell’esposizione commerciale verso l’impresa in difficoltà, piuttosto che una modulazione dei tempi di pagamento oppure dell’avvio tempestivo di attività di recupero crediti.
Contattaci senza impegno per maggiori informazioni sulle novità introdotte dalla legge n. 147/2021 relativa alla Composizione Negoziata della Crisi d’Impresa e su come tutelare la propria azienda dal rischio di credito con il supporto delle informazioni commerciali investigate.